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Industria alimentare: il ruolo dei sistemi di ventilazione decentralizzati

Per chi opera nell'industria alimentare l'igiene, la pulizia e il comfort dei siti produttivi rivestono un'importanza prioritaria. A questi fattori, oggi più che mai, si aggiunge una sempre maggiore necessità di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di CO2.

L'impiantistica, sia in fase di realizzazione di nuovi stabilimenti, sia in caso di riqualificazione, deve quindi tener conto di un complesso mix di fattori, non ultimi la rapidità di installazione e di manutenzione degli impianti.

Comfort o discomfort?

Anche la qualità dell'habitat di lavoro dipende a sua volta da una serie di elementi legati alla temperatura dell'ambiente stesso, al tipo di attività e ai requisiti del prodotto durante la fase di lavorazione, alla permanenza e al numero delle persone che vi lavorano, così come all'assenza di correnti d'aria e alla pulizia dell'aria, nonché all'efficacia dell'impianto installato. Considerate queste esigenze, quali sono i requisiti ideali di un sistema di ventilazione industriale?

Un buon sistema deve essere in grado di regolare automaticamente i parametri della temperatura di consegna e di uscita dell'aria. Deve poi avere il minimo ingombro, essere versatile per adeguarsi ad eventuali successive modifiche degli impianti di produzione, garantire facilità di impiego e manutenzione, possibilmente senza far necessariamente interrompere il funzionamento dell'intero sistema durante la manutenzione. Infine, sul piano dei costi, l'investimento deve essere accettabile e i costi d'esercizio e di manutenzione devono essere contenuti.

E' necessario che l'impianto garantisca il mantenimento del comfort in modo efficiente, per evitare eccessivi consumi energetici sia in estate che in inverno. ? altrettanto importante mantenere una aerazione corretta e continuativa, tenendo anche conto degli sforzi fisici degli operatori durante le ore di lavoro. Per garantire il buon funzionamento dell'intero sistema e per tutelare la salute di chi lavora, deve essere inoltre predisposto un adeguato sistema di controllo, in grado di segnalare in tempo reale eventuali malfunzionamenti e di consentire di intervenire rapidamente, per evitare prolungati periodi di fermo macchina e, quindi, di produzione.


Progettazione a regola d'arte

Prima ancora dell'adozione di sistemi evoluti, è importante che gli impianti siano progettati a regola d'arte. I risultati ottimali vengono infatti garantiti dalla qualità di una buona progettazione. In presenza di lacune a livello progettuale, si potrebbero infatti verificare un aumento delle dispersioni a causa della stratificazione termica, la presenza di temperature non uniformi e di correnti d'aria all'interno dell'ambiente, un accumulo di inquinanti e quindi di aria non pulita nell'ambiente di lavoro.


Sistemi non canalizzati per grandi spazi

Per soddisfare le esigenze di spazi industriali di altezze elevate, per esempio nell'industria alimentare, una valida soluzione viene offerta dai sistemi di ventilazione non canalizzati, dove cioè l'assenza di canalizzazioni facilita e rende più rapida l'installazione: qui la macchina viene collocata in modo da poter essere rifornita di aria dall'esterno. Dal momento che la massa d'aria da movimentare non deve vincere la resistenza dei canali, i consumi energetici sono inferiori.


Tecnologie Hoval innovative nella ventilazione per grandi ambienti

I sistemi di termoventilazione con distribuzione decentralizzata Hoval rispetto ai sistemi centralizzati, non comportano la necessità di canali di distribuzione né di diffusori terminali, perché il diffusore dell'aria è integrato nella macchina.

In particolare - suggerisce Paolo Iachelini - Product Manager Hoval - i sistemi di termoventilazione decentralizzati Hoval RoofVent RP e TopVent TP sono ideali per riscaldare in maniera efficiente ambienti di elevata altezza, dove vengono installate più unità di ventilazione per le varie aree da servire. Le unità ventilanti sono fissate al soffitto ed iniettano l'aria verso il basso nel locale, in assenza di condotte di distribuzione dell'aria. Le unità si compongono di due elementi: l'elemento di riscaldamento (con ventilatore e batteria) e l'AirInjector.
Il diffusore è composto da due elementi, ognuno dei quali ha un effetto opposto sulla formazione del flusso d'aria: la combinazione di un deflettore e di un ugello sono responsabili della formazione di un getto d'aria con il massimo lancio possibile. Un dispositivo a vortice che ruota il flusso d'aria, aumenta in questo modo l'angolo di dispersione (induzione) del flusso. La caratteristica del sistema è quella di variare dinamicamente la geometria del flusso d'aria in <> diverse configurazioni sulla base del gradiente termico tra aria immessa e aria ambiente. Confrontando un sistema tradizionale con la diffusione AirInjector, risulta evidente la notevole differenza di stratificazione in ambiente e il conseguente aumento dei costi, nel caso dei sistemi tradizionali, dovuti alla maggiore dispersione dell'involucro.

Il sistema di regolazione digitale Hoval Digital TopTronic C, integrato nei sistemi di climatizzazione decentralizzati garantisce inoltre l'efficienza dell'impianto, regolandolo in autonomia rispetto alle esigenze dell'utente ed é in grado di controllare fino a 64 zone, anche in modo indipendente.


Soluzioni Hoval per il settore vitivinicolo

Sono già numerose le aziende del settore alimentare che hanno scelto le soluzioni completamente decentralizzate di riscaldamento e raffrescamento Hoval, soddisfatte per la semplicità di installazione e manutenzione, il comfort ottimale e i bassi costi di gestione. Per esempio nel settore vitivinicolo, dove l'azienda ha già al suo attivo molte realizzazioni.
Il vino è infatti un prodotto particolarmente sensibile e quanto più è pregiato, tanto più occorre essere accorti nel garantire le condizioni microclimatiche ideali nelle varie lavorazioni, dalla diraspatura alla fermentazione, all'imbottigliamento in cui si produce una notevole quantità di umidità e di condensa, alla fase di stoccaggio. Gli sbalzi termici e di umidità possono danneggiare il prodotto. Per questo motivo è fondamentale utilizzare impianti studiati ad hoc, che mantengono la temperatura uniforme a tutte le altezze della cantina, evitando che si creino differenti livelli di temperatura in alto e in basso.

Hoval, azienda leader nel settore dell'efficienza energetica, offre soluzioni specifiche e tecnologicamente evolute, studiate ad hoc per il settore vitivinicolo. Le esigenze dei locali di produzione e stoccaggio del vino sono infatti particolari e presentano requisiti comuni. Queste realtà presentano in genere ambienti di grande superficie e di elevata altezza, che necessitano di una soluzione efficace di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione. Al loro interno la diffusione dell'aria deve essere ottimale e presentare una minima stratificazione della temperatura (circa 0,2°/m). La temperatura deve mantenersi inoltre costante, occorre evitare la formazione di correnti d'aria e l'immissione di aria esterna deve essere veicolata accuratamente e in modo corretto.

Nell'intervento realizzato per esempio per le Cantine Soave, Hoval ha predisposto all'interno del sito produttivo l'installazione di 5 Turbodiffusori DKV e 2 zone con regolazione Hoval.

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