Al fine di valutare lo stato di contaminazione del sottosuolo è necessario conoscere l’evoluzione spaziale e temporale dei plume di contaminanti: il metodo più efficace è quello di utilizzare un approccio integrato che comprende dati idrogeologici e biochimici con dati geofisici differenti. In particolare, il Potenziale Spontaneo (SP) si è dimostrato essere uno strumento poco costoso e invasivo per una valutazione quantitativa dell’evoluzione spazio-temporale della contaminazione da idrocarburi. Inoltre, l’uso di tomografie di resistività elettrica cross-hole permette di monitorare, in tempo reale e con alta risoluzione, fenomeni di contaminazione profondi e di quantificare le proprietà primarie di trasporto, riducendo quindi il numero di campionamenti diretti necessari.