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Motion Amplification e diagnosi degli impianti

Manutenzione industriale - Il Motion Amplification: la rivoluzionaria tecnologia per la diagnosi degli impianti

Sommario

Motion Amplification è il servizio innovativo con il quale dare evidenza concreta e immediata ai fenomeni di vibrazione altrimenti invisibili all'occhio umano.
L'azienda si focalizza su alcuni casi reali e parla di un cuscinetto di un cilindro essiccatore. I cuscinetti sono definiti come dispositivi meccanici per ridurre l'attrito tra due oggetti in movimento rotatorio o lineare tra loro. Quelli volventi, in particolare, sono molto utilizzati sia nei mozzi ruota che all'interno del gruppo motore-cambio. Il loro scopo è quello di ridurre le perdite di energia meccanica e di portare l'usura a valori più bassi possibile. Dei grafici mostrano la situazione prima e dopo "la cura".

Motion Amplification: una tecnologia innovativa per l'analisi delle vibrazioni

Cosa serve per eseguire l'analisi?
- Un impianto da analizzare;
- Abbastanza luce, possibilmente poco variabile nel corso della ripresa;
- Un buon punto di vista;
- IRIS-CMTM oppure IRIS-MTM/MXTM;
- Un tecnico con conoscenza della analisi vibrazioni ed un buon occhio (non necessariamente un super-esperto).

Il Motion Amplification è la incredibile tecnologia capace di <> e <> il movimento non visibile all'occhio umano.

Il Motion Amplification semplifica tremendamente:
- La valutazione generale della vibrazione del macchinario;
- ODS - Operational Deflection Shape;
- La Root cause analysis;
- L'acquisizione di dati in punti difficili;
- La misura a distanza.

Il Motion Amplification infatti permette:
- Di verificare spettri e forme d'onda;
- Filtrare in frequenza;
- Ricostruire i movimenti;
- Amplificarli e rallentarli;
- Fare analisi di fase;
- ...e molto altro.

E per i sistemi complessi o per la diagnosi di fenomeni ad accadimento casuale o non prevedibile?

Una nuova versione capace di monitorare in continuo e attivarsi in occasione di un evento, rilevato da:
- Da un accelerometro virtuale;
- Da un accelerometro fisso;
- Da un segnale 4-20mA;
- Da un tachimetro;
- Da un proximity;
- ....

Il sistema ha inoltre capacità di
- Mantenere i dati pre-evento;
- Registrare per 90 minuti.

Più sistemi possono essere collegati per monitorare un impianto complesso o più lati dello stesso impianto.

Casi pratici dove il Motion Amplification in continuo può fare da padrone

Impianto distribuzione fluidi:
Talvolta venivano segnalate vibrazioni anomale.
In alcuni momenti si è evidenziato un picco a circa 10 Hz mentre il motore gira a circa 25 Hz.

Vibrazione filtrata alla frequenza 1X della pompa, pari a circa 25 Hz.

Vibrazione filtrata a circa 10 Hz.
Tale frequenza non è correlata alla rotazione della pompa ma ad un probabile problema fluidodinamico nelle tubazioni.

Impianto di mandata di acqua calda.
Valutati fenomeni di flusso anomalo nelle linee.

Impianto di pompaggio.
A seconda del funzionamento delle pompe si verificavano fenomeni vibratori differenti.

Impianto di pompaggio.
All'accensione di più pompe si verifica la risonanza della struttura del basamento.

Impianto di pompaggio.
Stesso impianto, diverso punto di vista.

Tubazione in impianto petrolchimico:
In alcuni momenti della giornata venivano segnalate vibrazioni anomale.
Qui il moto della tubazione filtrato per la frequenza di picco evidenziata, a circa 6 Hz.

Fornace di raffineria.
In alcuni momenti venivano segnalate vibrazioni anomale nei tubi.

Conclusioni

I pregi del Motion Amplification (in generale e di quello in continuo):
- Versatile e con una facilità d'uso disarmante;
- Leggero, portatile (e componibile);
- Permette di acquisire dati su un numero elevato di punti in contemporanea;
- Applicabilità in ogni situazione in cui è presente la possibilità di illuminare;
- Risultati incontrovertibili;
- Conclusioni solitamente chiare;
- Visione ottimale dei fenomeni;
- Ottimo rapporto prezzo/prestazioni (essendo modulare).

I limiti del Motion Amplification in continuo:
- Necessita di luce, il più possibile costante;
- In alcune situazioni può risentire delle vibrazioni eccessive della base di appoggio (ma in ogni caso esiste la funzione di stabilizzazione software);
- Fornisce i dati come componenti orizzontale e verticale sul piano focale che vanno quindi riportati, se necessario, alle coordinate classiche H, V ed A.

Articoli tecnico scientifici o articoli contenenti case history
Fonte: MCM 4.0 Web Edition aprile 2021 workshop
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