La costruzione di imbarcazioni, nell'ultimo quarantennio, ha visto il crescente impiego di materiali plastici rinforzati, a scapito di metalli e legno, sempre più relegati ad una produzione di nicchia. L’utilizzo dei compositi polimerici è divenuto sempre crescente, grazie ad una serie di vantaggi tecnico-economici fra cui l’elevata resistenza specifica, ossia, la capacità di presentare buone caratteristiche meccaniche mantenendo un peso del manufatto ridotto. L’adozione del PRFV nel diporto nautico, tuttavia, presenta non pochi problemi, specialmente in riferimento all'impatto ambientale che le lavorazioni in oggetto determinano. A tal uopo, a livello internazionale si stanno articolando una serie di disposizioni legislative (sempre più stringenti) volte a regolamentare e controllare le attività industriali coinvolte nel processo di immissione in ambiente di composti aeriformi nocivi.