Una logica di infant industry ha guidato, nel decennio scorso, l’incentivazione del fotovoltaico: il differenziale di costo dell’investimento era decisamente più alto rispetto alle altre fonti e l’elevato feed-in premium lo rifletteva; tuttavia le altre fonti non disponibili in modo pressoché “illimitato”; si prevedeva che, avviata la filiera, il costo sarebbe diminuito.
Questo si è realizzato in parte (forte riduzione del costo dei pannelli) e il premium si è ridotto
– con una progressiva caduta dell’incidenza media dell’incentivo …
– benché solo per i nuovi investimenti e restando comunque molto più elevato rispetto alle altre fonti.