Verticale
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Cosa significa guidare un'auto elettrica?

1. Coppia Maggiore
2. Frenata rigenerante
3. Comfort acustico
4. Colonnine e cavo
5. Conoscere l'autonomia
6. Organizzare i percorsi
7. Rispettare gli altri
8. Combattere l'ansia iniziale

1. Coppia Maggiore
Il primo evidente vantaggio guidando un'auto elettrica è la coppia che, a parità di prestazioni, è sempre maggiore rispetto a un'auto a motore endotermico. Questo perché la trasmissione è diretta e la potenza viene trasferita direttamente alle ruote.
Anche le vetture con motore elettrico meno potente, infatti, sono contraddistinte da accelerazioni scattanti e riprese che sono impensabili nelle vetture endotermiche di pari potenza.

2. Frenata rigenerante
Una delle differenze più evidenti tra le auto elettriche e le auto a motore endotermico è sicuramente il sistema di frenata. Fondamentalmente, alla guida di un'auto elettrica il pedale del freno può non essere utilizzato, grazie alla frenata rigenerativa.
Pur con le dovute differenze, tutte le auto elettriche frenano in modo consistente appena si toglie il piede dal pedale dell'acceleratore e, nella maggior parte dei casi, il conducente ha la possibilità di impostare l'intensità della frenata rigenerativa.
Questo rappresenta un grande vantaggio, sia in termini energetici che di comodità di guida: in frenata, infatti, l'auto ricarica la batteria - principale fattore che rende conveniente l'elettrico in contesti urbani - e allo stesso tempo il conducente può sperimentare una guida cittadina più comoda utilizzando solo un pedale.

3. Comfort acustico
Un altro grande vantaggio delle auto elettriche è quello di un grande comfort acustico, dovuto alla tipica silenziosità del motore elettrico: gli unici rumori avvertiti sono rappresentati, infatti, dal fruscio aerodinamico e dal rotolamento delle gomme.
A questo proposito, nelle auto elettriche la cura e il controllo dello stato degli pneumatici è ancora più importante: le gomme gonfie, infatti, riducono il rumore di rotolamento, lasciando intatta la tipica silenziosità di queste vetture.

4. Colonnine e cavo
Nonostante le colonnine più potenti, le Fast, siano dotate di un cavo incorporato, quelle più diffuse, le Quick, richiedono che l'utente colleghi il suo cavo personale. Per questo motivo è buona norma tenere sempre a bordo il cavo di ricarica della vettura destinato alle colonnine pubbliche. Nella mobilità elettrica un ruolo fondamentale è ovviamente giocato dalle infrastrutture di ricarica (le cosiddette colonnine), le quali si incontreranno tanto più spesso quanto più sarà frequente l'uso dell'auto per lunghi tratti.
Per rendere l'esperienza ancora più facile, grazie all'integrazione tra i sistemi è permesso prenotare un punto di ricarica con il proprio smartphone per assicurarsi di poter lasciare la vettura in carica in tutta tranquillità.

5. Conoscere l'autonomia
Uno dei focus principali dell'utente, per quanto riguarda le vetture elettriche, è sicuramente l'autonomia. Si tenga presente che quella dichiarata è un'autonomia "stimata", stabilita su ciclo WLTP (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure), il quale analizza per lo più l'utilizzo medio giornaliero e misto.
Come per le vetture endotermiche, l'autonomia segnalata dalla vettura può cambiare continuamente, a seconda di diversi fattori. Ad esempio, andare a velocità elevate fa scendere più velocemente i km rimanenti, poiché la batteria avverte l'aumento di potenza e dovrà compiere uno sforzo maggiore per permettere al motore di erogarla.
L'autonomia, che viene sempre dichiarata dalla vettura in base all'uso del conducente, può ridursi anche usufruendo del climatizzatore, oppure scegliendo modalità di guida che esaltano le prestazioni.
Il conducente deve inoltre prendersi cura della batteria: per far sì che l'autonomia rimanga sempre buona, infatti, è sconsigliato lasciare il veicolo con un basso livello di carica troppo a lungo.

6. Organizzare i percorsi
Alla guida di un'auto elettrica, è necessario organizzare e pianificare gli spostamenti, in particolar modo per le lunghe tratte. Ad esempio, quando si decide di effettuare un viaggio che supera l'autonomia della vettura, occorre necessariamente definire il percorso in base a dove sono disposte le colonnine.
A questo proposito, i sistemi di navigazione delle auto o le applicazioni dedicate vengono in aiuto dell'automobilista, suggerendo percorsi con le colonnine più veloci per la ricarica.

7. Rispettare gli altri
Dal momento che la ricarica elettrica è tendenzialmente più lunga nei tempi rispetto ai normali rifornimenti di carburante, è cambiato il concetto di rifornimento per l'automobilista. Una vettura può essere lasciata anche una o due ore in carica mentre il proprietario svolge le sue commissioni, o il suo lavoro.
A tal proposito è però bene ricordare di spostare la vettura una volta terminata la ricarica, così da permettere ad altri utenti di usufruire dell'infrastruttura di ricarica.

8. Combattere l'ansia iniziale
L'abitudine alle vecchie prassi e la cattiva informazione fanno sì che all'inizio si abbia un po' di ansia di rimanere con la batteria scarica. È una sensazione assolutamente normale, che si amplifica man mano che la batteria si avvicina e scende sotto il 20%, ma che tende a sparire una volta acquisita esperienza sulle nuove abitudini da adottare.

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