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Cogenerazione e bilancio di sostenibilità

Il contributo della cogenerazione al bilancio di sostenibilità: il caso di Cartiere Carrara

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Sommario

Intergen Spa ha realizzato il primo impianto di cogenerazione in Italia nel 1981. Il contributo della cogenerazione viene se si seguono tutte le fasi che comprendono la progettazione, la selezione componenti, la realizzazione, la manutenzione, il monitoraggio e l'ottimizzazione. In questo intervento si parla perciò della evoluzione della cogenerazione e viene introdotto il bilancio di sostenibilità. Il caso di Cartiere Carrara pone attenzione al risparmio di energia primaria impiegata nella produzione della carta e fa sì che la cogenerazione diventi scelta portante della strategica di "crescita sostenibile".

L'evoluzione della cogenerazione

Intergen ha realizzato primo impianto di coge in italia nel 1981.

Intergen è testimone dell'evoluzione dei criteri di progettazione e realizzazione degli impianti in italia.

Anni fa, bastava che l'impianto funzionasse; ci si affidava al principio intrinseco di utilizzo virtuoso dell'energia primaria.

Ora la cogenerazione va fatta bene seguendo tutte le fasi:
- Progettazione;
- Selezione componenti;
- Realizzazione;
- Manutenzione;
- Monitoraggio;
- Ottimizzazione.

Ora non conta più solo risparmiare economicamente.

Ora conta anche come raggiungo il risultato:
- Quale impatto sull'ambiente?
- Quale impatto sociale?
- Quanto è sostenibile la produzione?

Questi nuovi driver strategici sono diventati essenziali non solo sul piano etico e della responsabilità verso le generazioni future, ma sono decisivi per competere sul mercato.

Il bilancio di sostenibilità

Il Bilancio di Sostenibilità: rendicontare e gestire una Strategia di Sostenibilità orientata all'Agenda 2030 e al Green Deal Europeo.

Realizzare un bilancio di sostenibilità significa adottare uno strumento strategico in grado di comunicare con metodo e trasparenza obiettivi, performance e attività ai propri stakeholder.

Ti permette di distinguerti dalla concorrenza, mostrando a clienti esistenti e potenziali una prova del tuo impegno per la sostenibilità.

Ti permette di valutare il tuo operato in modo oggettivo offrendoti preziose indicazioni per la pianificazione strategica.

Adottare questo approccio è necessario per allineare le proprie strategie ai principali orientamenti con impatti globali: l'Agenda 2030 ed il Green Deal Europeo.

Nel 2015 le Nazioni Unite hanno approvato l'Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile, contenente 17 obiettivi (Sustainable Development Goals - SDGs) da raggiungere entro il 2030.

Ritenendo insostenibile l'attuale modello di sviluppo, l'ONU indica la necessità che tutti i Paesi si impegnino per orientare lo sviluppo globale verso la sostenibilità.

Per raggiungere questi obiettivi è necessario un forte impegno non solo dei governi ma anche di tutti i soggetti sociali, a partire dalle imprese.

Gli indicatori
Il rapporto, come stabilito dalle linee guida GRI, utilizza 4 categorie di indicatori:

1. Generali: riguardanti il profilo giuridico e organizzativo di una impresa;
2. Economici: relativi ai principali aspetti economici e, in particolare, al valore distribuito;
3. Ambientali: relativi all'uso di materie prime, energia, acqua, rifiuti, emissioni, biodiversità;
4. Sociali: relativi a dipendenti, formazione, sicurezza, pari opportunità, diritti umani, rapporti con il territorio.

Il caso di Cartiere Carrara

Nel 2019 prende la decisione di redigere per la prima volta il bilancio di sostenibilità.

Il caso di Cartiere Carrara

"Il bilancio di sostenibilità del 2019 di Cartiere Carrara è allo stesso tempo un traguardo e un punto di partenza: un traguardo perché attraverso questo strumento condividiamo con tutti i nostri interlocutori i risultati di quindici anni di lavoro costante sulla sostenibilità delle nostre attività e del nostro modo di fare impresa; un punto di partenza perché con questo rapporto assumiamo l'impegno di "rendere conto" , in modo oggettivo e costante, dell'impatto delle nostre azioni sul mondo che ci circonda.

In questa missione la nostra bussola sarà ancora una volta l'impegno per le nostre persone, per le nostre comunità e per l'ambiente perché il futuro si costruisce nel presente."
Cav. Lav. Massimo Carrara
Presidente Cartiere Carrara S.p.A

Nel 2020, la percentuale di energia utilizzata e autoprodotta ha raggiunto il 75,8%..

La scelta di <> è partita da lontano, attribuendo grande attenzione al risparmio di energia primaria impiegata nella produzione della carta.

La cogenerazione è stata ed è tuttora scelta portante della strategica di <>, indispensabile per poter competere in mercati dove il consumatore è sempre più attento al rispetto dell'ambiente.

Durante il 2020 è stata ultimata la realizzazione di un ulteriore impianto, con tecnologia MCI ed una potenza di 4.300 kW, presso lo stabilimento di Ferrania.

La cogenerazione come pilastro della sostenibilità ambientale:
- Risparmio di energia primaria;
- Riduzione delle emissioni di CO2 a parità di energia primaria utilizzata.

La cogenerazione ha consentito:

1 - risparmio di energia primaria nel 2019 (tutti gli stabilimenti)

Nel 2019, autoproducendo 121.000.000 kWh di energia elettrica con impianti di cogenerazione, Cartiere Carrara ha:
- Evitato il consumo di energia primaria che la avrebbe usato per generare il vapore e l'acqua calda recuperati attraverso il cogeneratore, per 71.000.000 kWh termici, pari a quasi 8.000.000 Nm3 di metano;
- Evitato le perdite per trasporto dell'energia elettrica;
- Sfruttato la maggior efficienza della tecnologia del sistema a motore a combustione interna.

2 - riduzione delle emissioni di CO2 (2019 - tutti gli stabilimenti)

L'autoproduzione di energia elettrica attraverso un impianto di cogenerazione permette di evitare le emissioni di gas serra corrispondenti all'energia termica recuperata.

Nel 2019 Cartiere Carrara ha recuperato:
- 51.000.000 kWh termici sottoforma di vapore;
- Quasi 20.000.000 kWh termici sottoforma di acqua calda Evitando emissioni di CO2 per circa 15.000 t per il solo 2019.

Intergen e MWM per Cartiere Carrara Da dove nasce il connubio vincente?

- Intergen segue tutto il processo: progettazione-realizzazione-manutenzione
- Intergen esegue il servizio di assistenza e manutenzione con personale proprio
- Intergen equipaggia i propri impianti con sistemi di supervisione che permettono la remotizzazione dei sistemi di comando e controllo, minimizzando i tempi di risoluzione dei problemi
- Intergen è dealer per l'Italia per i motori MWM e gestisce direttamente i ricambi
- Intergen equipaggia i propri impianti solo con motori MWM, quindi:
o Temperatura fumi > di 450°C per ottimizzare la produzione di vapore
o rpm sinonimo di grande affidabilità
o TBO a 80.000 ore di moto
o fermi programmati ogni 4.000 ore
- Gli stabilimenti assorbono il 100% del vapore prodotto
- Gli stabilimenti assorbono in base alla stagionalità e alle soluzioni tecniche di recupero termico tra il 50% e l'80% dell'acqua calda resa disponibile dal cogeneratore
- Gli stabilimenti adottano differenti soluzioni di recupero termico:
o preriscaldo acque di processo industriale
o alimentazione UTA per ricaldamento (drying) ambientale
o produzione di acqua fredda uso raffrescamento cabine elettriche/uffici

Conclusioni

Intergen ha realizzato per Cartiere Cararra 4 impianti di cogenerazione per 16 MW.
di potenza elettrica complessiva.

Tutti equipaggiati con genset MWM, ma con soluzioni customizzate in termini di layout e schema di processo.

Tutti gli impianti sono seguiti dal service di Intergen con la formula Full Service.

Articoli tecnico scientifici o articoli contenenti case history
Fonte: mcTER Cogenerazione - Milano settembre 2021 Lo sviluppo della cogenerazione in Italia
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