In questo lavoro si esegue un confronto tra gli impianti di grande taglia proposti in letteratura da Quack, Valenti e Macchi, Berstad, Krasae-in. Nei nuovi schemi si adotta la conversione continua tra le forme o-H2 e p-H2 e l’idrogeno viene portato allo stato di liquido per mezzo di cicli frigoriferi ed espanso in una turbina fino alle condizioni di stoccaggio. Le cifre che descrivono le prestazioni dei quattro impianti variano tra 18 e 25 MJ/kgLH2 per il consumo specifico, nell’intervallo 45-60% per l’efficienza di secondo principio. In ogni caso si tratta di impianti molto migliori rispetto allo stato dell’arte. I risultati globali di merito degli impianti non sono direttamente confrontabili a causa delle assunzioni molto differenti tra le condizioni dell’alimentazione e del prodotto, della temperatura ambiente, dei parametri operativi e dei modelli termodinamici.